Radici :: Le Caselle

Diana Pia Pignatelli, la giovane cuoca che assieme alla sua famiglia conduce questa meravigliosa azienda agrituristica, possiede una sensibilità che spetta solo a chi si abbandona per molte ore al contatto con la natura. Cosa non difficile per lei, visto che la sua azienda si estende per oltre 100 ettari in quella parte di Gargano rimasta ancora sconosciuta al nevrotico turismo estivo. Diana sa bene che questo non è mai stato un luogo adatto alle donne, ed è per questo, forse, che il suo lavoro ha fatto ancora più rumore da queste parti, soprattutto quando questo è riuscito ad ingentilire una cucina segnata ancora dai forti tratti arcaici. Tuttavia, il privilegio di lavorare in un luogo come questo, le ha donato nel tempo la libertà di valorizzare al massimo il suo territorio, portandolo direttamente dalla terra al piatto. Partendo dalle verdure e dalle carni lavorate in proprio (compresi gli ottimi salumi realizzati in azienda) e avvalendosi di una tecnica davvero meticolosa, la "sfrontata" ragazza garganica porta in tavola piatti dal gusto netto e determinato, come ad esempio i cicatelli con crema di peperone giallo e capperi; il maialino cotto a bassa temperatura con valeriana e limone garganico; il fianchetto di manzo con rucola selvatica e patate. Non è da meno la sua pasticceria. In questo caso, per una chiusura dolce a basso grado di ovvietà, la scelta verte sulle mele caramellate con miele, cannella e chiodi di garofano, ricotta di mucca, amaretto, mosto cotto di uva e rucola. Nel bel mezzo di tutta questa verità, cosa chiederle di più?