Difendere e valorizzare l'identità e la ricchezza culturale dei vini da vitigni autoctoni: strategie 2010 firmate Propapilla

A differenza di qualche anno fa, parlare di Puglia, oggi, evoca alla mente degli interlocutori il fascino della nostra regione, tacco della bella Italia. Evoca i variegati paesaggi interni, le frastagliate coste, la luce vibrante e i colori intensi come gli odori che riempiono l'aria in ogni stagione. Di sicuro, in tanta ricchezza e diversità, due cose accompagnano costantemente lo sguardo del visitatore: il verde argenteo degli uliveti e l'ordine rigoroso dei vigneti che intrappola lo sguardo nella perfetta geometria dei filari. Lentamente, ma via via con più forza, anche le etichette di ottimi oli extravergine di oliva e di sempre più vini, raccontano storie di pugliesità, con orgoglio.

L'alfabetizzazione del marketing li ha riscattati: non più prodotti anonimi da commercializzare in “bulk”, ma vessilli di una identità consapevole. Prendere coscienza della propria storia, sentire la profondità delle radici conferisce carattere e dignità, affranca dalle pastoie dell'inganno e dell'ignoranza e, d'ora in avanti, anche dagli eccessi di quelle azioni commerciali superficiali e prettamente “copy and paste”. I nostri prodotti contengono la sapienza dei nostri territori, sono eccellenze destinate a mercati d'eccellenza, devono misurarsi sulla scala della qualità e non della quantità. Sostenere lo sforzo sul piano dell'approfondimento e diffusione culturale e valoriale intrapreso con successo dalle istituzioni regionali ha tempi più lunghi ma risultati certi. È quanto persegue l'associazione ProPapilla con la realizzazione di “Radici – Festival dei vini da vitigni autoctoni” e di tutte le attività a sostegno della cultura dei vini autoctoni pugliesi organizzate nell'arco dell'anno. Il 2009, conclusosi da poco, è stato ricco di traguardi raggiunti, come testimonia la nutrita rassegna stampa di Radici 2009. Il 2010 sarà un anno di ulteriore consolidamento delle iniziative e del “brand” Radici, sotto le cui insegne si spera di concertare le migliori energie enoiche della regione con il sostegno prezioso delle istituzioni. Si parte il 23 Marzo con un evento internazionale nella capitale europea, Bruxelles, destinato al vivace mondo della ristorazione belga, dei giornalisti e, allo stesso tempo, vetrina molto più ampia di preziose relazioni. Sarà anche l'occasione di presentare oltre i vini dei 102 produttori di Radici 2009, anche il volume Radici Wines – Guide to Apulia wines for experts and wine lovers, così da distribuire notizie e riferimenti certi sulle nostre produzioni. Il festival Radici si svolgerà nei giorni 6, 7 e 8 giugno sempre presso Il Melograno a Monopoli, location mostratasi valida sia per la logistica degli spazi per le degustazioni che per la sua posizione centrale rispetto al wine tour riservato ai buyer e alla stampa estera ed italiana coinvolta nell'evento. Vale la pena ricordare che Radici è appena alla sua quinta edizione ed ha già conquistato la fiducia di produttori, giornalisti di settore, ristoratori, enotecari ed appassionati del buon bere. Le novità principali di quest'anno riguardano: la prima, l'apertura di due ulteriori categorie di concorso, quella dei vini autoctoni minori rossi e quella dei bianchi, su espressa richiesta di molti produttori; la seconda, la presenza nella giuria tecnica di due enologi nominati da Assoenologi fra quelli che non lavorano presso aziende vinicole in concorso. Altri eventi internazionali sono in corso di definizione e già si lavora per migliorare anche l'edizione 2010 della guida cartacea Radici Wines.